Ricerca Personale
I muri sbrecciati parlano di un tempo passato, di strati di storia depositati uno sopra l’altro. Ogni crepa, ogni scrostatura, porta con sé una narrazione unica. Attraverso la lente della macchina fotografica, ho catturato la bellezza sottile di queste imperfezioni, il modo in cui la luce danza sulle superfici irregolari, creando una sinfonia di forme e colori che raccontano di tempo e cambiamento.
I tabelloni con vecchi manifesti strappati sono come gallerie d’arte effimere. Le affissioni passate, ora lacerate e consumate dal tempo, creano collage casuali di vecchi messaggi e immagini. La ruggine che si insinua, con la sua patina di colore arrugginito, conferisce una nuova dimensione artistica a questi luoghi urbani, aggiungendo profondità e tonalità alle composizioni casuali.
Attraverso le mie fotografie, ho cercato di celebrare la bellezza nascosta di questi dettagli trascurati. Ogni immagine è un invito a guardare oltre la superficie, a scoprire la poesia nelle imperfezioni, a trovare la grazia in ciò che è stato dimenticato.
Questi luoghi, con le loro cicatrici e il loro decadimento, raccontano storie mute di resilienza e trasformazione. Ogni immagine è una testimonianza di come il tempo, la natura e l’uomo collaborino per creare opere d’arte effimere, effervescenti nella loro fugace bellezza.
Le fotografie della mia ricerca personale sui muri sbrecciati e i tabelloni con vecchi manifesti strappati e arrugginiti sono un invito a guardare più da vicino, a scoprire la bellezza inaspettata nelle cose dimenticate e a celebrare la fugace ma eterna arte della trasformazione.